“Non strumentalizzare una norma di giustizia”

usurante portuale
ROMA - "Non strumentalizzare una norma di giustizia e civiltà". Lo scrive in una nota la Fit-Cisl riferendosi alla legge di conversione contenuta nel decreto Rilancio che regolarizza il lavoro nei porti italiani. "Pertanto, continua la nota, chiediamo ad Alis di rivedere la sua posizione di contrarietà in merito. Il legislatore italiano, quando a suo tempo ha recepito le direttive europee in materia di liberalizzazione dei trasporti, non ha stabilito norme di impiego minime e retribuzione minima da applicare per garantire il rispetto delle norme di sicurezza ed evitare ripercussioni sull’occupazione. Questo ha consentito lo sviluppo di pratiche che sono state di nocumento per le lavoratrici e i lavoratori portuali italiani e marittimi”. “Non siamo contro la liberalizzazione perché la concorrenza genera qualità  – prosegue la Federazione cislina – ma la competizione fra imprese, nel settore dei trasporti, è sana e leale quando, a parità di condizioni di sicurezza osservate e pr...
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