I traguardi da raggiungere per arrivare, entro il 2050, al NET-Zero, ad un mondo a zero emissioni, sono ormai stati fissati da tempo, eppure «molti dei maggiori importatori ed esportatori mondiali non sono ancora pienamente consapevoli delle piene implicazioni che le imminenti nuove normative ambientali avranno in futuro sull’industria marittima». A lanciare l’allarme è la consultancy firm britannica Drewry, secondo la quale «oltre ai cambiamenti normativi derivanti dall’entrata in vigore delle politiche di decarbonizzazione, ci saranno enormi mutamenti tecnologici nella progettazione delle navi e dei loro sistemi di propulsione, a causa del passaggio a motori alimentati da combustibili a basse o zero emissioni di carbonio». Drewry sottolinea come gli armatori debbano oggi conformarsi a norme green sempre più rigorose. In attesa di capire quali saranno le modalità di applicazione, l’estensione del Sistema di scambio delle quote di emissione introdotto dell’Europa (Eu Ets) al trasp...
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