VENEZIA - Il porto e l’insieme delle attività economiche ad esso riconducibili sono fondamentali per Venezia che non può pensare, anche per la sua stessa sopravvivenza, di basare il suo futuro solo sul turismo, sia esso di massa che di elite. Serve però che la città, intendendo tutte le sue componenti politiche, economiche e sociali, capiscano che il porto non è “altro” rispetto a Venezia e lavorino assieme per integrare e bilanciare interessi solo apparentemente contrastanti.
Questo, in estrema sintesi, è il messaggio lanciato ieri pomeriggio a Marghera dal convegno “Blue Economy: il futuro della città-porto e della sua laguna” promosso dall’ Associazione degli Agenti raccomandatari e mediatori marittimi del Veneto, in collaborazione con Confetra Nord Est, Assosped e Associazione spedizionieri doganali.
Alessandro Santi presidente di Assoagenti Veneto ha spiegato che: “è ora di rompere il monopolio di una comunicazione che individua nel porto e nelle attività connesse una min...
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Tags: Porti
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