ROMA - I traffici, le grandi compagnie di navigazione, gli investitori internazionali non aspettano. Per i porti italiani, molti dei quali in gestione commissariale, o si cambia registro subito, varando le nuove regole che consentano di recuperare competitività, di realizzare le nuove infrastrutture, di eliminare burocrazia e razionalizzare il ciclo logistico, oppure questa volta la partita si chiude davvero e per sempre. Ad affermarlo è il presidente di Assoporti, Pasqualino Monti, nel sottolineare come sia urgente e indispensabile che «governo e Parlamento adottino misure condivise e immediate».
«Il recupero di competitività ma anche di credibilità non può avvenire domani, né dopodomani. Questo recupero deve avvenire subito portando al traguardo una riforma dei porti che sia una cosa seria...
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