Un progetto da 50 milioni di euro ridefinisce architettura e cultura aziendale, intrecciando heritage e innovazione tecnologica
AVIGLIANA – Nel luogo dove è nata una delle visioni più rivoluzionarie della nautica mondiale, Azimut Yachts apre un nuovo capitolo della sua storia. A pochi mesi dall’inaugurazione ufficiale, la sede rinnovata del cantiere piemontese è pienamente operativa e, da settembre, accoglie i circa 1.500 dipendenti del sito produttivo. Un intervento architettonico e culturale di grande respiro, frutto di un investimento complessivo di 50 milioni di euro, che guarda al futuro reinterpretando il passato con sensibilità e ambizione.
La direzione artistica è stata affidata ad AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, partner creativo storico dell’azienda, che hanno curato il restyling dell’edificio principale e progettato un nuovo padiglione multifunzionale. Con loro, lo studio Settanta7 ha firmato la ristrutturazione degli uffici interni, ripensati per favorire collaborazione, trasparenza e flessibilità, integrando al tempo stesso un importante intervento di efficientamento energetico.
Questa trasformazione, voluta con determinazione dalla presidente Giovanna Vitelli, segna un’evoluzione profonda del modello lavorativo di Azimut. La rigida gerarchia spaziale lascia il posto a un’architettura aperta e condivisa, che riflette la nuova governance: un equilibrio tra la visione imprenditoriale di famiglia e una leadership moderna, basata su talenti interni ed esterni. È un passaggio simbolico e sostanziale, che consolida il successo del ricambio generazionale e pone le basi per una crescita solida e resiliente.
Il progetto affonda le radici nell’opera originale dei celebri Gabetti & Isola, protagonisti dell’architettura italiana del Novecento, autori negli anni Novanta delle sedi del gruppo Azimut|Benetti in Piemonte, Liguria e Toscana. AMDL CIRCLE ha reinterpretato questa eredità aggiungendo un elemento contemporaneo: un padiglione d’ingresso che inaugura una “heritage walk” dedicata alla storia audace e glamour di Azimut. L’ispirazione, racconta Vitelli, è nata pensando alla piramide del Louvre: “Un segno del nuovo che trova la sua potenza nella relazione con la grandiosità del passato. Azimut ha una storia che supera i cinquant’anni e il modo migliore per onorarla era farla evolvere ancora, come ha sempre fatto mio padre”.
Il nuovo padiglione racconta una poetica dei contrasti: il volume metallico, essenziale e ispirato al mondo nautico, si appoggia alla struttura storica in mattoni, mentre le superfici d’acqua riflettono i modellini delle “prime volte” del cantiere. Tra queste, la celebre introduzione delle vetrature a scafo nel 2003 al posto degli oblò tradizionali, una scelta visionaria che oggi ritorna nell’intervento architettonico con grandi vetrate a tutta altezza, simbolo della continuità tra innovazione nautica e linguaggio progettuale.
Le sale riunioni panoramiche Gogamigoga, Goga e Goghina, ispirate ai nomi delle barche di Paolo Vitelli, incorniciano la Sacra di San Michele e celebrano la trasparenza come concetto chiave: non solo materico e visivo, ma anche culturale. Negli spazi interni il vetro sostituisce i muri, gli ambienti condivisi rimpiazzano gli uffici direzionali chiusi e sovradimensionati, dando forma a una filosofia del lavoro basata su apertura, connessione e fiducia.
Il cuore tecnologico della nuova sede è la Virtual Reality Room, spazio iperconnesso in cui l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio Stile collaborano quotidianamente. Qui gli armatori possono vivere un’esperienza immersiva e personalizzata nella scelta di arredi, tessuti e allestimenti: una “cuisine en scène” nautica che fonde artigianalità e realtà virtuale, proiettando l’esperienza Azimut in una dimensione futuribile.
La sede rinnovata di Avigliana non è solo un edificio, ma un manifesto: un equilibrio dinamico tra heritage e innovazione, dove architettura e cultura aziendale si intrecciano per dare forma a un nuovo modo di vivere il lavoro e immaginare il futuro della nautica.
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