VENEZIA - Sulla stampa leggo la preoccupazione dei lavoratori del Cantiere navale C. A. V. sul futuro dei bacini di carenaggio siti all'Arsenale di Venezia.
Premesso che forse il grave errore è stato quello di trascurare per anni la storica attività di carenaggio effettuata presso l'Arsenale di Venezia, considerato che un grande porto ha bisogno oltre che delle infrastrutture portuali anche della continuità della cantieristica di riparazione navale e dei bacini di carenaggio, materia come detto da tempo trascurata a Venezia perché impegnati fin dal 2005 a servire il Consorzio Venezia Nuova per il Mose, penso che un interesse particolare al comparto dovrebbe esserci da parte dell'Autorità portuale e dal Comune dal momento che il porto di Venezia sarebbe l'unico in Italia a rimanere senza il servizio dei bacini di carenaggio.
Le facili critiche potrebbero evidenziare che i tre bacini attuali hanno lunghezze limitate (90, 125 e 250 metr...
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