ROMA - L'Italia vuole che Salvatore Girone rientri in patria e che vi resti fino alla fine del procedimento arbitrale che la vede opposta all'India sulla vicenda dei due marò. E lo ribadirà il oggi e domani nell'udienza davanti al Tribunale arbitrale internazionale, istituito presso la Corte permanente di arbitrato dell'Aja e incaricato di dirimere la questione sulla giurisdizione del caso, contesa tra Roma e Delhi. Con il ricorso all'arbitrato internazionale, «il caso non è più una questione bilaterale», ha dichiarato il direttore generale per l'Europa occidentale del ministero degli Esteri indiano, K. Nandini Singla, alla vigilia del vertice a Bruxelles tra l'Ue e l'India, più volte rinviato anche a causa della crisi diplomatica con l'Italia. «Abbiamo sempre desiderato avere relazioni forti con l'Italia» che, ha sottolineato ancora Nandini, vediamo «come un partner chiave all'interno dell'Unione europea». &l...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Porto Trieste hub lungo Via della Seta
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica