Assieme ad Autamarocchi, Gruber Logistics, Accudire e le due AdSp locali, l’Italia guida la sperimentazione dei flussi digitali tra operatori logistici e autorità di controllo: conclusi i piloti del progetto eFTI4EU
LA SPEZIA / TRIESTE – I porti di La Spezia e Trieste sono stati protagonisti dei test pilota del progetto europeo eFTI4EU, iniziativa finanziata dall’Unione Europea per favorire la digitalizzazione dei trasporti, dei controlli e della logistica. L’obiettivo è validare un flusso digitale unico e interoperabile di dati tra sistemi privati e piattaforme pubbliche, in linea con il Regolamento europeo eFTI (electronic Freight Transport Information) e con gli obiettivi del Green Deal. Il progetto ha visto la partecipazione di Circle Group – PMI innovativa quotata su Euronext Growth Milan e capofila di un gruppo specializzato in digitalizzazione e innovazione logistica – insieme ad Autamarocchi, Gruber Logistics, Accudire Srl e alle Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale e del Mare Adriatico Orientale.
Le attività hanno riguardato due dimostrazioni operative:
Nel pilota di La Spezia è stata testata la trasmissione automatica dei dati di arrivo (ETA) dal sistema TMS di Gruber alla piattaforma Keystone, la creazione del documento e-CMR in formato elettronico e la piena interoperabilità tra la piattaforma eFTI e il PCS (Port Community System) del porto, eliminando l’inserimento manuale dei dati e semplificando i controlli digitali da parte delle autorità.
A Trieste, invece, la sperimentazione ha coinvolto un controllo della Polizia Stradale presso l’Interporto di Fernetti, durante il quale la documentazione elettronica è stata verificata tramite l’applicazione collegata al nodo nazionale “eFTI Gate Italy”.
Il flusso informativo, dalla generazione della e-CMR fino alla firma digitale dell’autista e alla validazione doganale, è stato trasmesso in tempo reale grazie all’integrazione tra le piattaforme di Circle, Accudire, Autamarocchi e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), fino al terminal HHLA PLT del porto triestino.

Durante i test è stato sperimentato anche l’uso della blockchain per la notarizzazione e geolocalizzazione dei documenti, garantendo la tracciabilità e la sicurezza delle informazioni lungo tutta la catena logistica.
Le autorità hanno potuto accedere ai dati in tempo reale, riducendo tempi e oneri amministrativi e consentendo un controllo completamente digitale delle operazioni di trasporto.
Il risultato è stato definito “un successo pieno”: la documentazione elettronica è stata generata, firmata e condivisa lungo tutto il percorso — dal mittente all’autista fino all’Agenzia delle Dogane — dimostrando la possibilità di sostituire integralmente la carta con flussi digitali certificati.

“La dematerializzazione e la piena interoperabilità tra tutti gli attori della supply chain non sono più un’opportunità, ma una necessità strategica a livello europeo” – hanno dichiarato Roberto Vidoni e Antonio Suraci di Autamarocchi, auspicando una rapida adozione degli standard eFTI da parte del legislatore nazionale.
Marco Manfredini, COO di Gruber Logistics: “Abbiamo dimostrato che la digitalizzazione elimina la ridondanza dei dati e la necessità della carta, migliorando trasparenza e efficienza. È un passo concreto per la logistica europea.”
Abramo Vincenzi, CEO di Accudire: “Questo test rappresenta un modello avanzato di collaborazione pubblico-privato in chiave digitale, fondato su processi integrati e interoperabili.”

Luca Abatello, CEO di Circle Group: “I piloti di La Spezia e Trieste sono un risultato tangibile verso una logistica europea digitale, sostenibile e competitiva. L’interconnessione tra piattaforme pubbliche e private riduce i costi, semplifica le procedure e rafforza la cooperazione internazionale, in linea con il Green Deal e il regolamento eFTI.”
Le sperimentazioni di La Spezia e Trieste confermano il ruolo dell’Italia come laboratorio d’eccellenza per la digitalizzazione dei trasporti.
L’integrazione tra piattaforme pubbliche e sistemi privati, testata con successo, apre la strada a procedure doganali più snelle, tempi ridotti e minore impatto ambientale, grazie alla progressiva eliminazione della documentazione cartacea e all’adozione di standard comuni a livello europeo.
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica