Con Michela Sbravati e le assicurazioni del mondo ferroviario

Il sinistro più comune il danno ai carri merce derivante dal mancato sfrenamento

PADOVA – Michela Sbravati, broker di assicurazioni della società omonima, ci permette di affrontare un tema particolare del settore ferroviario: quello  appunto delle assicurazioni.
La incontriamo a Casa Fermerci, durante la Green Logistics Expo che si è chiusa a Padova sabato.
“Siamo nell’associazione in quanto specialisti di settore: siamo tra i pochi in Italia, anzi probabilmente gli unici -ci dice- con questa vocazione prettamente ferroviaria”.

La società opera a Genova dal 1972 e svolge un’attività di consulenza ed intermediazione assicurativa rivolta alle imprese, ai professionisti ed ai privati, ma tra i vari broker che si occupano anche di trasporti la nicchia del ferroviario non è seguita in modo specifico da nessuno.

“La nostra competenza si è consolidata iniziando a seguire le imprese ferroviarie che si stavano privatizzando, quelle del trasporto merci in prima battuta.”
La collaborazione con il mondo assicurativo ferroviario tedesco, dove la disciplina era già nata da tempo, ha permesso di accrescere la propria specializzazione specifica in termini di assicurazione delle imprese ferroviarie private.

“Loro hanno conosciuto prima di noi italiani l’esperienza dei sinistri delle imprese che gravitavano nel mondo privato e ci hanno trasferito le loro competenze acquisendo la possibilità di dedicarle ai nostri clienti”.

Tra gli incidenti che la Sbravati si trova più spesso ad affrontare, mai grandi danni fortunatamente, il danno ai vagoni, ai carri merce derivante dal mancato sfrenamento.
“Questo a volte si verifica per una negligenza degli operatori che non riescono a sfrenare adeguatamente le sale del treno ma anche perché l’impianto frenante non funziona a dovere.”
In questo caso entra in gioco un tema di responsabilità importante perché il vettore che trasporta la merce deve rispondere del danno sia alla merce  stessa, sia ai carri che vengono affidati come merce.
“C’è una responsabilità contrattuale importante e per quanto invece la merce difficilmente venga danneggiata in occasioni di trasporti ferroviari, i carri sono spesso oggetto di sinistri anche di un certo rilievo”.

Questo dunque l’ambito che più spesso coinvolge la società: con i carri entra in gioco la responsabilità vettoriale e “quindi mentre il danno alla merce generalmente è sempre di scarsa entità, quando si rischia di danneggiare il carro, il vettore è tenuto ad un risarcimento parecchio importante” e questo porta di conseguenza al fatto che le polizze vettoriali stiano avendo una crescita dei premi dovuta a questa alta incidenza di sinistro.

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Tags: Trasporti

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