

LIVORNO - La discrezionalità è fattore indispensabile e determinante per il buon discernimento di chi, specialmente in ambito pubblico, abbia la responsabilità di giudicare e amministrare, ma essa può facilmente confondersi con l’arbitrio. Guai quando ciò accade.
L’affaire della contesa concessione assentita dall’Autorità portuale di sistema livornese al Terminal calata Orlando (Tco) per l’occupazione di un’area demaniale marittima destinata alla realizzazione di “un terminal multipourpose per rinfuse solide convenzionali, in attuazione delle previsioni del Piano regolatore portuale (Pot) ” sembrerebbe potersi dire tutt’altro che concluso.
Avverso il provvedimento di assegnazione, infatti, la società Livorno terminal toscano (Ltt) ha depositato l’otto Marzo scorso al Tar per la Toscana un ricorso straordinariamente corposo che, oltre a mettere a durissima prova le capacità e la resistenza del relatore a cui verrà assegnato, è destinato a gettare non poco scompiglio nei delicati ...
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Tags: Porti
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