FIRENZE - «L’Osservatorio lavora esclusivamente per rimuovere il prima possibile la nave e con il minor impatto per l’ambiente». A chi aveva avanzato qualche dubbio e adombrato il timore di un voler prendere tempo in vista della scelta del porto che dovrà poi accogliere il relitto della ”Costa Concordia” per il suo smantellamento, la presidente dell’Osservatorio di monitoraggio sull’emergenza all’isola del Giglio, Maria Sargentini, replica subito ripetendo quanto già era stato detto a Gennaio.
«Vogliamo fare presto e bene - ha precisato Maria Sargentini -: naturalmente nei limiti della sicurezza delle persone che lavorano attorno allo scafo della nave e che non è negoziabile».
Domenica nell’isola si è svolto il consiglio comunale aperto voluto dal Comune per fare il punto sui lavori in corso, a quasi quattordici mesi dal naufragio del 13 Gennaio 2012. Marzo sarà il mese decisivo, è stato detto dai tecnici della Titan Micoperi incaricati della rimozione dello scafo dalla...
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