BRUXELLES - Bene la Commissione Ue sui provvedimenti per evitare il dumping sociale nel settore dell'autotrasporto in Europa, però occorre fare di più e andare al di là dell'obbligo del salario minimo attualmente previsto. Questo il messaggio di Conftrasporti a Bruxelles, dove ha partecipato ai lavori della Conferenza sul trasporto stradale in cui la commissaria responsabile per il dossier Violeta Bulc ha evidenziato come sia necessario poter ragionare sulla definizione dello status del lavoratore del trasporto che viene impegnato per un periodo lungo in un paese straniero.
«Il concetto del salario minimo del Paese ospitante, menzionato dalla commissaria prendendo a esempio un lavoratore che si trova per un lungo periodo all'estero o che svolge regolarmente le sue attività all'estero, è per la nostra confederazione un punto cruciale, al fine di evitare forme di dumping sociale tra diversi Paesi», ha detto il presidente di Conft...
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