ROMA - I lavoratori portuali hanno il diritto esclusivo di effettuare le operazioni di rizzaggio e movimentazione delle merci nei porti di tutto il mondo. A stabilirlo è il nuovo contratto internazionale dei marittimi siglato la scorsa settimana a Manila dalla International Transport Workers’ Federation (Itf) e Joint Negotiating Group (Jng), la rappresentanza mondiale di armatori, agenti marittimi e società di ship management che hanno definito l’accordo quadro, IBF Framework Agreement 2019-2022.
In particolare, è l’articolo 4, indicato come ”Dockers’ Clause”, a stabilire il diritto esclusivo dei portuali ad effettuare le operazioni di movimentazione merci in ambito portuale, escludendo il personale imbarcato da tali pratiche.
A livello nazionale, il nuovo contratto è stato accolto con favore dal coordinatore nazionale dei portuali della Filt Cgil Maurizio Colombai: «Una soluzione condivisa a livello mondiale che va nella direzione di salvaguardare il lavoro dei portuali». Que...
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Tags: Porti
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