

TRIESTE - Si torna a parlare della riconversione industriale dello stabilimento triestino Wärtsilä di Bagnoli della Rosandra, a un mese e mezzo di distanza dal pur sofferto accordo raggiunto (a notte fonda ma approvato all'unanimità dall'assemblea dei lavoratori) tra la proprietà finlandese, istituzioni nazionali (Governo attraverso il MIMIT) e locali (Regione FVG), Confindustria e sindacati confederali. Un nuovo incontro con sul tavolo della trattativa la rinnovata proposta da parte della multinazionale per un piano industriale di durata triennale: l'azienda infatti resterà comunque nel capoluogo friulano con attività che daranno impiego a 500 persone sviluppando però il servizio non più come installazione di ricambi, bensì come un ramo per la conversione di motori esistenti (passando magari dai carburanti al metanolo o all'ammoniaca) nell'ottica di quella transazione energetica ...
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Tags: Economia
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