VERONA - Il viaggio dei vini italiani verso i Paesi emergenti trova al suo arrivo uno spiacevole fardello, l’applicazione di pesanti barriere all’ingresso.
L’ammontare complessivo dei dazi oggi in vigore sui vini italiani nei principali Paesi importatori è di circa 269 milioni di euro, che equivalgono al 12% del valore complessivo del vino esportato nei Paesi terzi, che ha superato nel 2012 quota 2,2 milirdi di euro, con una crescita del + 8,8% rispetto al 2011. E’ quanto è emerso da un convegno organizzato dall’Alleanza delle cooperative al Vinitaly.
«L’Italia potrebbe essere più competitiva nei paesi terzi - ha commentato il presidente dell’Alleanza delle cooperative agroalimentari Maurizio Gardini - se non fosse per gli ingenti dazi, in alcuni casi proibitivi per le esportazioni dei nostri vini, soprattutto in quei paesi che hanno un consumo procapite in continua crescita quali i mercati asiatici, est europei e sud americani».
Nello specifico, i dati Fedagri su ...
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