LIVORNO - (R. R.) Con l'avvicendamento fra il contrammiraglio (CP) Arturo Faraone e il capitano di vascello (CP) Vincenzo Di Marco al vertice della Direzione marittima toscana, che, a cominciare dall'ammiraglio Salvatore Giuffré, era assurta, anche de facto,al rango di sede di comando per ammiragli (come stabilito dalla la legge 84/94), per la Capitaneria di Porto di Livorno sembra confermarsi la tendenza, avviata con Faraone, ad un ritorno ai tempi in cui il comando del maggior porto toscano veniva affidato a capitani di vascello, magari "in odore di santità". Tant'è.
Domani, dunque, alle 11, all'interno del così detto Terminal crociere dello scalo labronico, si svolgerà la severa cerimonia che trasferirà lo scettro nelle mani del Cv (CP)...
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