ROMA - L’intero settore dell’aviazione (considerando compagnie aeree, aeroporti, industria aeronautica e fornitori di servizi) dà un apporto al Pil nazionale di 15 miliardi di euro, offre lavoro a 500mila persone e movimenta un traffico di 149 milioni di passeggeri. Ma, dopo l’Atto di indirizzo emanato dal Ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture nel Gennaio scorso, premessa fondamentale per il nuovo Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale, rischia di andare incontro a una severa contrazione. A fare le spese di un riassetto del sistema degli aeroporti italiani potrebbero essere 15 dei 46 aeroporti aperti ai voli commerciali, definiti dall’Atto di indirizzo «non di interesse nazionale». Se la scelta di questi siti “minori” verrà confermata in sede di Conferenza Stato-Regioni, essi saranno destinati alle Regioni e per queste realtà si apriranno due scenari diversi: la possibilità di operare con una concessione regionale oppure di essere indirizzati ad altre de...
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