Energia dal mare e sostenibilità a 360°: la rivoluzione green del Porto Turistico di Pisa

LIVORNO – Alla Biennale del Mare di Livorno, durante il panel dedicato alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica nello yachting, Simone Tempesti, Amministratore Unico del Porto Turistico di Pisa, ha illustrato con chiarezza e passione l’approccio integrato che le marine turistiche – e in particolare quella di Pisa – stanno adottando per coniugare sviluppo, tutela ambientale ed efficienza. “Per un porto turistico la sostenibilità è una sfida doppia: lato terra e lato mare», ha spiegato Tempesti. Da un lato, occorre gestire correttamente rifiuti, consumi e produzione energetica; dall’altro, è essenziale preservare lo specchio d’acqua, mantenendolo pulito e vivibile. «È un tema centrale per tutte le marine della Toscana, e richiede l’impegno congiunto di gestori, utenti e di tutta la filiera nautica”, ha sottolineato.

Ma la sostenibilità, ha ricordato Tempesti, non è solo ambientale: “C’è una forte interdipendenza tra ambiente, economia e società. Senza equilibrio tra queste tre gambe, il sistema vacilla2. Una buona gestione ambientale permette infatti di ottimizzare i costi, ridurre gli sprechi e aumentare l’efficienza, con ricadute positive non solo sui bilanci, ma anche sul benessere di chi lavora e di chi usufruisce della marina. “Nel nostro modello di sostenibilità, il coinvolgimento dello staffè fondamentale: la transizione ecologica passa anche dalla crescita del capitale umano”.

Un esempio concreto di questo impegno arriva dal nuovo progetto sperimentale di produzione di energia rinnovabile, recentemente avviato al Porto di Pisa dopo un lungo iter autorizzativo. «È un sistema integrato che sfrutta tre diverse fonti di energia pulita», ha annunciato Tempesti. Si tratta di un pergolato fotovoltaico, installato sulle banchine; di micro-generatori eolici, che catturano anche brezze leggere, e soprattutto, un’innovativa tecnologia di produzione energetica dal moto ondoso e dal movimento delle imbarcazioni, grazie a boe dinamiche in grado di convertire in energia i movimenti della marea, delle onde e del traffico nautico.

L’energia prodotta viene accumulata in batterie ad alta efficienza sviluppate da Dogma Energia, azienda toscana specializzata nel settore, permettendo così un utilizzo continuo e bilanciato nel tempo: di giorno e di notte. “Questa energia alimenta i nostri mezzi elettrici di servizio, contribuendo a ridurre ulteriormente l’impronta ecologica dell’intera struttura2, ha aggiunto Tempesti. Il progetto rappresenta un esempio concreto e replicabile di innovazione sostenibile, capace di coniugare tecnologia, efficienza e rispetto per l’ambiente. “È un piccolo laboratorio a cielo aperto, che può diventare un modello per molte altre realtà portuali italiane e internazionali”, ha concluso.

Con l’attenzione all’ambiente, alle persone e al futuro, il Porto Turistico di Pisa si conferma un punto di riferimento della blue economy toscana, dove la sostenibilità non è solo un obiettivo, ma una pratica quotidiana.

margiotta
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Tags: Nautica

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