Ente bilaterale dei porti: le attività a sostegno dei lavoratori

ROMA – L’Ente bilaterale dei porti è un organismo partecipato sia delle organizzazioni sindacali che delle associazioni datoriali, entrambe quindi le parti che hanno interesse nella contrattazione.

Ne abbiamo parlato con il presidente Angelo Manicone, che ci ha raccontato le attività portata avanti, in particolare in materia di sicurezza.
L’ultima iniziativa è stata infatti l’istituzione di un Contributo di Solidarietà a favore delle famiglie dei lavoratori vittime di incidenti sul lavoro.
Il mondo portuale nonostante le nuove innovazioni tecnologiche, resta un luogo “pericoloso” e purtroppo ancora resta alta la percentuale di incidenti mortali.
Esportare le buone pratiche può aiutare a garantire una migliore incolumità dei lavoratori e anche di questo si occupa l’Ente bilaterale dei porti.

L’iniziativa è nata da una volontà di tutte le parti coinvolte di fornire uno strumento di sostegno, “anche se non è assolutamente una soluzione, si tratta di una tantum da 15 mila euro” spiega Manicone.
“Ovviamente l’auspicio è quello di non utilizzare mai questo fondo, ma purtroppo quando accade una tragedia come questa le famiglie coinvolte si ritrovano in situazioni molto difficile da gestire”.

All’interno dell’Ente bilaterale si sta discutendo anche per ulteriori strumenti, come la costituzione di una borsa di studio per i figli dei lavoratori e delle lavoratrici dei porti che conseguano lauree su argomenti logistici e portuali.
“Siamo ancora “work in progress”, non ci vogliamo fermare qui, vogliamo fare anche altre cose, al momento ci siamo concentrati sul contributo lanciato in occasione della Giornata Mondiale della sicurezza sul lavoro, una data emblematica”.