Il presidente Pitto: “Bene crescita verso il Nord America (+8,5%), ma pesano le misure protezionistiche USA. A rischio anche il food”
MILANO – L’Italia rafforza la propria presenza sui mercati internazionali, ma lo spettro dei dazi torna a preoccupare le imprese esportatrici. Secondo l’ultimo “Fedespedi Economic Outlook”:
- automotive: -24,4%;
- altre industrie manifatturiere (gioielleria, strumenti musicali, ecc.): -15,8%;
- metallurgia: -11,1%.
L’effetto dei dazi ha quindi penalizzato i comparti tradizionalmente forti dell’export italiano, che scontano l’aumento dei costi e l’incertezza legata alle nuove misure protezionistiche.
In controtendenza, invece, alcuni settori mostrano performance straordinarie: farmaceutico +77,9%, altri mezzi di trasporto (navi, aerei, materiale ferroviario) +12,4%. Questi risultati compensano parzialmente le difficoltà degli altri comparti e confermano la capacità del sistema industriale italiano di adattarsi ai nuovi scenari del commercio globale.
Ma le preoccupazioni non finiscono qui. Secondo quanto riportato dall’osservatorio Fedespedi, il comparto alimentare rischia di subire un colpo durissimo: sarebbe infatti in discussione l’introduzione di dazi antidumping del 91,74% sulla pasta italiana esportata negli USA, che si sommerebbero al 15% già in vigore, portando l’onere complessivo a circa il 107%. Una misura che, se confermata, avrebbe effetti devastanti per uno dei simboli dell’agroalimentare nazionale.

“Il primo semestre 2025 segna una ripresa del commercio estero italiano – ha dichiarato Alessandro Pitto, presidente di Fedespedi – ma le tensioni geopolitiche e i dazi americani continuano a rappresentare un rischio serio per l’economia globale. Positiva, invece, la tregua in Medio Oriente che favorisce la stabilizzazione del Mar Rosso e un possibile ritorno del traffico su Suez, anche se la rotta del Capo di Buona Speranza difficilmente sarà abbandonata: si è aperto un nuovo mercato, quello dell’Africa occidentale”.
Il Fedespedi Economic Outlook, giunto alla 25ª edizione, offre un quadro completo dell’economia mondiale e delle tendenze del trasporto merci via mare e via aerea. Nel complesso, l’Italia resta al 12° posto tra i principali fornitori degli Stati Uniti, ma l’evoluzione delle politiche commerciali USA potrebbe ridisegnare nei prossimi mesi gli equilibri dell’export.
Lo studio integrale “Fedespedi Economic Outlook” è disponibile sul sito di Fedespedi, nella sezione Centro Studi.
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