LIVORNO – Non un uomo solo al comando, ma il timoniere di una squadra. È questa l’immagine che il nuovo commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale Davide Gariglio ha scelto di evocare durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi pomeriggio a Palazzo Rosciano, nel cuore istituzionale del porto di Livorno. Un debutto sobrio ma ricco di indicazioni programmatiche, a cominciare da un principio guida: “Siamo un ente pubblico e il nostro compito è rappresentare l’interesse generale”.
Con al fianco l’intero entourage dirigenziale dell’AdSp il nuovo commissario – il cui nome è ormai sinonimo di esperienza e rigore istituzionale – ha parlato con chiarezza, senza slogan e senza ambiguità. “Il mio compito sarà quello di portare avanti il lavoro già avviato dai miei predecessori. Ma il vero cuore operativo sarà la squadra: dirigenti, funzionari e collaboratori saranno l’ossatura su cui costruire la nuova stagione dell’ente”, ha dichiarato, ribadendo la volontà di restituire centralità alla struttura tecnica e amministrativa dell’Autorità.
Uno dei punti qualificanti del suo intervento è stato il richiamo alla trasversalità operativa: “Non lavoreremo per compartimenti stagni. Ogni settore sarà coinvolto nei processi strategici, ogni funzione sarà partecipe della visione complessiva”.
Il neo-commissario ha anche voluto fugare sin da subito ogni dubbio sull’eventuale influenza del suo recente passato politico. “Il mio incarico sarà istituzionale in maniera rigorosa.
Il ruolo pubblico impone equidistanza da ogni interesse particolare”, ha precisato con fermezza. Una dichiarazione che appare tutt’altro che casuale, in un momento in cui si accendono i riflettori sulla futura assegnazione della concessione della Darsena Europa, dove due soggetti privati hanno già manifestato un interesse forte e dichiarato. “Sarebbe un errore lasciarsi strattonare per la giacca”, ha chiosato, sottolineando l’importanza della neutralità dell’ente pubblico, la cui bussola deve rimanere “il principio di legalità e l’interesse generale”.
La trasparenza sarà un altro cardine: “Ogni attività dell’ente sarà portata alla luce del sole, con la massima visibilità. La credibilità si costruisce anche così”.
Già in questi primi giorni il commissario ha avviato incontri istituzionali sul territorio: oggi a Livorno, domani a Piombino, segnale evidente di una volontà di radicamento nelle realtà portuali locali, senza gerarchie né filtri. Sottolineando la fortuna di “poter lavorare in Toscana, una terra che è sempre una benedizione”, ha infine concesso una riflessione a sfondo culturale: “Livorno è un porto Emporio – ha detto – nel senso più nobile del termine: è un luogo che contiene tutto, una sintesi di funzioni, relazioni e visioni”.
Infine, sull’attesa nomina del commissario dedicato alla Darsena Europa, ha mantenuto un profilo netto e istituzionale: “È una decisione che spetta al Governo centrale. L’importante è che l’opera si faccia, nei tempi e nei modi corretti”.
Nel corso della sua presentazione pubblica, Davide Gariglio ha voluto ringraziare formalmente il ministro Matteo Salvini e il viceministro Edoardo Rixi per il sostegno ricevuto, rivolgendo poi un pensiero al suo predecessore, Luciano Guerrieri, con cui ha già avuto un primo lungo confronto operativo. Il nuovo commissario ha sottolineato l’importanza di valorizzare la conferenza dei dirigenti per favorire decisioni condivise e una governance interna partecipata. Sul piano operativo, tra i primi atti che sarà chiamato a completare vi è la nomina del nuovo Comitato di Gestione, già scaduto, mentre per il segretario generale – ruolo oggi ancora ricoperto da Matteo Paroli – Gariglio ha annunciato “tempi lunghi e scelte ponderate”, sgombrando il campo da ogni logica emergenziale.
Una dichiarazione di intenti, più che un discorso. Un commissario che sceglie la via del pluralismo operativo e dell’etica pubblica. Una rotta che promette di condurre l’Autorità portuale fuori dalle secche della frammentazione, verso una navigazione trasparente, coesa e, finalmente, condivisa.
Chi è Davide Gariglio, il nuovo timoniere dei porti toscani
A guidare la nuova stagione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è Davide Gariglio, torinese, classe 1967, giurista di formazione e politico di lungo corso. La sua nomina a commissario straordinario è stata formalizzata l’11 giugno 2025 con decreto del Ministero delle Infrastrutture, su impulso diretto del ministro Matteo Salvini e con il parere favorevole del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Gariglio non è figura sconosciuta al mondo dei trasporti: già amministratore delegato del Gruppo Torinese Trasporti (GTT), ha ricoperto incarichi chiave a livello istituzionale come presidente del Consiglio regionale del Piemonte e deputato della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati nella scorsa legislatura. Una carriera a cavallo fra tecnica amministrativa e impegno politico, ora traslata in una posizione dove a dominare – come da lui stesso ribadito – sarà “la piena equidistanza da logiche partitiche e da interessi particolari”.
Con il suo profilo solido e istituzionalmente navigato, Gariglio punta a rimettere al centro il ruolo pubblico dell’ente, valorizzando le professionalità interne, ricucendo il rapporto con il territorio e restituendo al porto – e ai porti – la loro funzione di infrastrutture al servizio dell’interesse generale. “Legalità, trasparenza e missione comune” sono le sue parole d’ordine. La bussola è tracciata, ora non resta che seguire la rotta.
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