ATENE - Il Governo greco rispolvera le leggi d’emergenza e, per spezzare lo sciopero dei marittimi e dei portuali che andava avanti da sei giorni, fa ricorso alla precettazione proprio come aveva fatto giorni fa con i dipendenti dei trasporti pubblici.
La drastica decisione, come hanno riferito fonti vicine all’esecutivo, si è resa necessaria in quanto sulle isole - tagliate fuori dai rifornimenti a causa dei traghetti e dei mercantili bloccati nei porti - cominciano a scarseggiare il carburante e anche i generi alimentari. «Sfortunatamente non c’é più spazio di manovra per ulteriori discussioni» con il sindacato dei marittimi, ha detto il ministro della Marima mercantile e dell’Egeo, Costis Mousouroulis, annunciando ai giornalisti la decisione del Governo.
I marittimi chiedono il pagamento degli stipendi arretrati da parte delle compagnie di navigazione nelle quali sono impiegati e la firma di un contratto collettivo di lavoro. In base alle direttive emanate dall’esecu...
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