ROMA - Sospendere o abolire Schengen? Per l'autotrasporto è, comunque, ormai troppo tardi.
I danni che l'apertura delle frontiere, sventolata e propagandata come la grande opportunità di libera circolazione delle merci in Europa, ha provocato, sono ormai tanto evidenti quanto consolidati: in tredici anni, sono state annientate 110.000 mila partite Iva collegate alle attività di autotrasporto e 300 mila fra addetti e lavoratori hanno dovuto cercare soluzioni occupazionali alternative. «Questo - afferma con forza Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito - è stato il risultato di Schengen e del mix negativo di paradossi politici e scelte inadeguate».
La mancata armonizzazione fiscale e normativa, un mercato cannibalizzato da operatori low cost e spesso "fuori-legge" con vittime predestinate le imprese dei Paesi piú sviluppati, la totale incapacità di porre in essere un sistema di controlli che proteggesse...
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