Confindustria chiede al Governo di «intervenire con forza» sull’emergenza Ilva perché «si è verificato un corto circuito della democrazia, c’é un parlamento che fa le leggi e una magistratura che non le applica. Siamo molto preoccupati per l’immagine pessima del nostro Paese all’estero. Come pensiamo di attrarre investimenti se non garantiamo a chi investe le tutele minime di uno Stato di diritto?». Così il direttore generale Marcella Panucci che al tavolo a palazzo Chigi ha spiegato che «il mancato sblocco dei materiali sulla banchina crea problemi in termini di fornitura di prodotti siderurgici: le imprese italiane che si approvvigionano da Ilva hanno grandi difficoltà a trovare forniture sostitutive».
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