di Pier Luigi Penzo
VENEZIA - Dai primi anni ottanta Porto Marghera ha iniziato la decadenza con la fuga di molte aziende e i lavoratori addetti sono passati da 35.000 agli attuali 5.000; in queste ultime settimane, in prossimità delle elezioni, abbiamo assistito allo spot elettorale dell’esaltazione dell’accordo sulle bonifiche e sulla presunta coda di soggetti imprenditoriali interessati ad insediarsi a Porto Marghera.
Purtroppo, nelle condizioni attuali, nessuno aprirà la propria attività a Porto Marghera perché non esistono le condizioni oggettive per nuovi insediamenti produttivi e competitivi capaci di attirare imprenditori, perché succeda quanto da tutti auspicato bisogna creare le normali condizioni favorevoli oggi esistenti ad esempio in Slovenia, in Croazia e in Carinzia (no India o Cina), quindi burocrazia collaborativa e di qualità, un giusto costo dell’energia, un costo del lavoro compatibile con il mercato.
Un amico imprenditore, che ...
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