Anita: “Divieto di compensazione dei crediti può avere effetti dirompenti”
ROMA – La Legge di Bilancio tocca anche l’autotrasporto, non solo per quello che riguarda direttamente le accise sui carburanti, che aveva visto alcune associazioni chiedere al Governo e al Parlamento alcune modifiche, ma anche per la parte riservata ai crediti di imposta.
L’appello arriva da Anita che del documento presentato fa un riferimento alla norma contenuta all’art. 26 comma 1 del disegno di Legge di Bilancio affinché venga ripensata.
Questo infatti “non permetterebbe più agli operatori di compensare i crediti d’imposta con i versamenti dovuti ai fini contributivi e previdenziali”.
La norma infatti (recante “Misure di contrasto alle indebite compensazioni”) mira a limitare la compensazione dei crediti fiscali con debiti previdenziali e assistenziali (come INPS e INAIL) a partire dal 1° Luglio 2026, sostituendo integralmente il comma 1 dell’art. 4-bis del D.L. n. 39/2024. In pratica, la norma inibisce in via generale tale possibilità.
La disposizione specifica inserita è questa:
“1. Al fine di dare attuazione alla Riforma 1.12 del PNRR (Riforma dell’Amministrazione fiscale), come da modifiche in corso di riprogrammazione, a decorrere dal 1° Luglio 2026, all’articolo 4-bis del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2024, n. 67, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. I crediti d’imposta diversi da quelli emergenti dalla liquidazione delle imposte non possono essere utilizzati in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, ai fini del pagamento dei debiti di cui all’articolo 17, comma 2, lettere e), f) e g), del medesimo decreto. Tale divieto si applica anche ai suddetti crediti d’imposta trasferiti a soggetti diversi dal titolare originario.»;
b) la rubrica è sostituita dalla seguente: «Art. 4-bis (Misure di razionalizzazione e coordinamento delle agevolazioni fiscali)».”
“Per il settore dell’autotrasporto merci – ha detto il presidente Riccardo Morelli– gli effetti della norma sarebbero dirompenti, mettendo a rischio gli equilibri economici delle imprese. Una misura fondamentale come quella del rimborso accise sarebbe compromessa, non consentendo più alle aziende di poter compensare i crediti con la contribuzione fiscale obbligatoria INPS e INAIL. Chiedo dunque di intervenire con urgenza per scongiurare questo pericolo, abrogando la disposizione contenuta nel disegno di Legge di Bilancio 2026”.
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