La scomparsa di Franco Cecchetti

LIVORNO - Non era un personaggio “facile” per tutti Franco Cecchetti né, del resto, la popolarità gli interessava più di tanto. Eppure, al momento buono, era quanto mai capace di trovare voti e consensi, sia per sé stesso (non si era mai voluto impegnare al di là del comune) che per gli amici della Dc, Pino Lucchesi in testa, a cui era legato a quadruplo filo da una indistruttibile amicizia. Generoso per natura, guai a chi gli si metteva di traverso. Amministratore impareggiabile e, quel che più conta, di indiscutibile onestà e correttezza, ereditò l’Azienda dei Mezzi meccanici e magazzini del porto sistemata alla meglio in una piccionaia e la lasciò nei fasti di un seicentesco palazzo gentilizio magnificamente restaurato con la competenza di un sovrintendente alle antichità e impiegando le risorse disponibili con la stessa oculatezza di chi impiega il pubblico denaro come se si trattasse del proprio. Oggi a piangere Franco (era insignito di diverse onorificenze, fra cui quell...
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