ROMA - La delusione di Latorre e Girone, tornati in India, è «un ulteriore, grave peso sulla coscienza per coloro che lo hanno deciso». L’ex ministro degli Esteri, Giulio Terzi esprime «fortissima solidarietà» ai due marò e accusa: «ho fatto solo da parafulmine. Troppe cose sono avvenute alle mie spalle».
Il racconto di Terzi parte dal 15 Febbraio, quando la nave su cui si trovavano i due fucilieri di Marina, in rotta per Gibuti, é tornata indietro. «La Farnesina ha avuto la prima comunicazione tra le 4 e le 5 ore dopo la segnalazione all’ armatore. La nave era già in rada, circondata da battelli, costretta ad attraccare», dice.
«Quando l’ho saputo, ho suggerito di non farlo, ma senza alcun titolo considerando la linea di comando sancita dall’accordo di Confitarma con la Difesa. Noi siamo stati solo il parafulmine». La decisione di far tornare i due marò in India è «fortemente ingiustificata e sbagliata», ribadisce Terzi. «L’inviato speciale del presidente del Consiglio...
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