LIVORNO – È stato inaugurato questa mattina, sulla sponda ovest della Darsena Toscana, il nuovo Posto di Controllo Frontaliero (PCF) del porto di Livorno: una struttura di 2.100 metri quadrati che centralizza e potenzia le attività di controllo sanitario e fitosanitario sulle merci provenienti da Paesi extra-UE. Frutto di un investimento complessivo di 15 milioni di euro e realizzata in circa due anni, l’opera è stata progettata dallo studio Ingeco di Pisa (per gli impianti) e dallo Studio di Ingegneria delle Strutture (per la parte edile), mentre i lavori sono stati eseguiti dall’I.T.I. Impresa Generale Spa.
“L’attivazione del PCF consente di concentrare in un’unica sede attività di controllo che oggi si svolgono in maniera frammentata in diverse aree del porto – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri –. Adeguiamo così l’intero sistema alle normative sanitarie italiane ed europee, rendendo il porto più efficiente, più sicuro e più competitivo.”
Controlli unificati per sicurezza e rapidità
Il PCF si sviluppa su due livelli. Al piano terra, sorgeranno i principali presidi di controllo:
- Il Posto di Ispezione Frontaliera, per l’ingresso di animali, alimenti di origine animale e mangimi da Paesi terzi;
- I Punti Designati all’Entrata, per alimenti di origine non animale destinati al consumo umano, sottoposti a verifica sanitaria da parte dell’USMAF (Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera);
- I punti di controllo fitosanitario regionale, per l’ispezione di vegetali e prodotti vegetali a rischio di contaminazione da organismi nocivi.
Il PCF svolgerà anche un ruolo chiave nel supporto tecnico e operativo alle dogane, in particolare nella lotta contro l’importazione clandestina di prodotti di origine animale. Sono già state predisposte apposite aree per queste attività.
Celle frigorifere e aree carico: logistica al centro
Per garantire la corretta conservazione delle merci durante le ispezioni, la struttura sarà dotata di 13 celle frigorifere (a temperature tra +4° e -20°C) da 16 metri quadrati ciascuna, oltre a 15 zone di carico dedicate, progettate per ottimizzare i flussi logistici in entrata e in uscita.
Un hub di servizi anche al piano superiore
Al primo piano troveranno sede:
- Gli uffici di Agencontrol, l’agenzia pubblica incaricata di effettuare controlli di qualità sui prodotti ortofrutticoli freschi e verifiche tecnico-contabili per conto del Ministero delle Politiche Agricole;
- Alcuni uffici di Terminal Darsena Toscana S.r.l., riallocati nell’ambito della riorganizzazione interna degli spazi.
Prossima tappa: piena operatività
L’entrata in funzione del PCF avverrà nelle prossime settimane, una volta completate le procedure per l’assegnazione degli spazi alle autorità competenti e definite le modalità operative per la movimentazione delle merci. “Ringrazio gli uffici tecnici dell’AdSP e le imprese coinvolte – ha concluso Guerrieri –. Questo intervento segna un salto di qualità per tutto il sistema portuale livornese.”
Con questa nuova infrastruttura, il porto di Livorno si conferma snodo strategico del traffico commerciale del Mediterraneo, sempre più attento agli standard sanitari, alla sicurezza e all’efficienza logistica.
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