Enrico Rosina, ad della joint venture tra DHL e Poste Italiane, ce ne illustra i vantaggi
MILANO – Enrico Rosina, amministratore delegato di Locker Italia, è stato uno spettatore particolarmente interessato in platea nella sala congressi dell’Hotel Gallia a Milano, suggestiva location che ha ospitato la recente Assemblea Pubblica organizzata da Alsea. La nuovissima realtà emergente, joint venture per l’ecommerce stretta tra due grandi aziende come DHL e Poste Italiane e che ha salutato prorpio a metà settembre scorso l’installazione a Roma del primo dei 10.000 locker che saranno attivati progressivamente sull’intero territorio nazionale, si è sentita spesso tirare in causa dai relatori che sono intervenuti al dibattito. A partire dal presidente di Confetra Carlo De Ruvo, in molti hanno infatti evidenizato la potenziale importanza strategica della formula di consegna delle merci attraverso lo strumento dei locker, diventati un elemento chiave per ridurre l’impronta di carbonio nelle città. Una soluzione che può essere fruibile 24h, capillare e tecnologica, in grado di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi a supporto dell’ecommerce, semplificando con maggiore comodità le operazioni di spedizione e ritiro pacchi per chi compra online.

Rosina ha colto l’occasione per sottolineare come la sua azienda, già dal nome, rifletta il suo impegno verso un modello di consegna innovativo e sostenibile. “Quando si pensa alla logistica – ha spiegato l’ad – si tende a immaginare grandi hub e interporti, ma è l’ultimo miglio a richiedere soluzioni innovative”. I locker, secondo il CEO, permettono di ripensare la struttura urbana, facilitando la consegna e offrendo un’alternativa sostenibile e pratica. Il confronto con altri paesi europei, in particolare dell’Europa centrale e orientale, mette in evidenza il ritardo dell’Italia: mentre in Polonia, Romania e Repubblica Ceca oltre il 56% delle consegne avviene tramite locker, in Italia questa percentuale è ancora sotto il 10%. “Abbiamo margini di miglioramento incredibili,” ha affermato Rosina, segnalando il grande potenziale di crescita del settore nel nostro Paese, a partire proprio dalle piccoli pratiche, abitudini quotidiane.
Tra i benefici più immediati, la riduzione del traffico urbano. Rosina ha infatti sottolineato come i locker, operativi 24 ore su 24, possano essere riforniti durante le ore serali o notturne, minimizzando l’impatto sul volume di mezzi circolanti contemporaneamente. Questo servizio, comodo e sicuro, rappresenta una soluzione particolarmente vantaggiosa per le aree metropolitane complesse come Milano, ma è applicabile anche alle città più piccole. Infatti, Locker Italia mira a garantire una copertura uniforme su tutto il territorio nazionale, puntando non solo sui grandi centri urbani ma anche sulle città medie e piccole. “Vogliamo offrire un servizio a chi ha difficoltà a muoversi o ad accedere ai centri di smistamento, creando una rete capillare che serva l’intera popolazione,” ha concluso Rosina.
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