LIVORNO - (R. R.) I fatti che in questi giorni hanno riportato in primissimo piano il ben noto sciovinismo francese (Renzi, per nazionalizzare l'Ilva ebbe bisogno del consenso della Ue) e, a parte il fatto che da quanto accade dovremmo trarre qualche insegnamento, è difficile non ricordare la recente campagna elettorale che ha visto la travolgente avanzata del giovane rampante Emmanuel Macron, presentatosi in veste di campione della solidarietà fra i popoli e come alfiere del libero mercato, in contrapposizione alla nazionalista, "fascista" e sovranista Marine Le Pen.
E allora? Allora alzi la mano chi, dopo aver gioito per la vittoria di Macron non si è inquietamente domandato, magari per un momento: Ma, riguardo ai migranti, che cosa ha detto Macron di diverso da quanto avrebbe detto la ...
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