GENOVA - «Il Piano regolatore del porto è l’esempio tipico di come non abbiamo una struttura in grado di capire cosa sta succedendo. Hanno presentato progetti con costi spaventosi, tempi infiniti e senza coerenza»: in questi termini il presidente del Gruppo Grendi, Bruno Musso, ha criticato il Piano regolatore messo a punto per il porto di Genova.
Secondo Musso, sono state fatte «scelte sbagliate che bloccheranno lo sviluppo di alcune attività dello scalo». «Nel piano - ha affermato - hanno previsto l’arrivo della nave più grossa che esiste, 22mila teu, con raggi di evoluzione di 820 metri. E, tra l’altro, hanno previsto di mettere questa nave ovunque, senza calcolare che un accosto per questa nave vuole dire due milioni di teu».
Secondo Musso, «le soluzioni prospettate t...
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