BRUXELLES - Stop alla rottamazione delle navi europee sulle spiagge dei Paesi poveri, con il loro carico di veleni, come amianto, PCB, mercurio e altre sostanze chimiche nocive. E’ questo il principale obiettivo del nuovo regolamento Ue in discussione all’Europarlamento per assicurare un eco-riciclo delle imbarcazioni. Questione che riporta subito alla mente il relitto della ”Concordia”, da un anno adagiata su un fianco lungo l’isola del Giglio.
«Dobbiamo bloccare la rottamazione illegale, praticata dal 90% delle navi europee» spiega Carl Schlyter, l’eurodeputato svedese del gruppo dei Verdi, relatore del provvedimento. A lui spetterà trovare la quadratura del cerchio fra diverse misure proposte, per far sì che le navi europee da smantellare non cambino bandiera, aggirando così le norme che vietano l’export di rifiuti pericolosi al di fuori dell’Ocse.
Secondo l’eurodeputato svedese «i costi dello smantellamento in Europa sono molto più elevati, ecco perché si ricorre a ...
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