PARIGI - L’Italia «ha avviato un ambizioso programma di riforme», che insieme alle misure intraprese dall’eurozona «hanno ridotto i rischi di rallentamento economico, e potrebbero aiutarla a uscire dalla recessione già nel corso del 2013», ha scritto ieri l’Ocse, nel suo ultimo rapporto sull’economia italiana.
Gli effetti benefici di questi interventi, sottolinea però l’organizzazione, «richiederanno tempo per materializzarsi, a causa del clima di scarsa fiducia, del ritmo lento della ripresa negli altri Paese e della necessità di proseguire sulla strada del consolidamento fiscale».
Nel suo rapporto sull’economia italiana, l’Ocse però ha rivisto di nuovo al ribasso le stime sul Pil per il 2013, prevedendo una contrazione dell’1,5%, contro il - 1% previsto nell’outlook del Novembre scorso. Il ritorno alla crescita non è previsto prima del 2014, per cui l’organizzazione stima un + 0,5%.
Queste previsioni, ha precisato l’Ocse, sono basate su una «stima conservativa», ...
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