Parenti (Ancip): “No all’emendamento per fondo portuali, non si capiscono i motivi”

LIVORNO – La scorsa settimana si era chiusa con la lettera congiunta delle principali associazioni del cluster portuale italiano (Ancip, Assiterminal, Assologistica, Assoporti e Uniport)  al Governo dopo il mancato accoglimento di alcuni emendamenti al provvedimento AC 1532-bis, relativo alle “Disposizioni in materia di lavoro” in particolare a proposito della mancata inclusione dei lavori portuali tra i lavori usuranti e la necessità di rimodulare formalmente la norma per l’istituzione di un fondo pensionistico per i lavoratori dei porti.

“Ci aspettavamo un qualche difficoltà sulla prima questione, sinceramente non pensavamo all’esito negativo della modifica tecnica relativo all’altra” ci ha detto il direttore generale di Ancip (Associazione nazionale compagnie imprese portuali) Gaudenzio Parenti.

Per quel che riguarda il lavoro usurante comunque un po’ di amarezza resta considerato che si parla di un numero ridotto di lavoratori a cui si sarebbe andato a riferire: “Oggi -ci spiega Parenti- i lavoratori nei porti sono circa 15 mila, 8 mila di questi sono operativi e la norma che avevamo richiesto avrebbe riguardato solo 2000 di essi circa, gruisti addetti al rizzaggio e lavoratori polivalenti”.
Lavori usuranti dei quali si occupano in maggioranza addetti under 54 (il 75% circa), per il restante 10% la fascia di età è quella tra 55 e 60, il 10% rimanente di persone che potrebbero essere accompagnate al pensionamento.
“Facendo due calcoli a nostro avviso si sarebbero potuti far rientrare senza problemi” spiega ancora il direttore generale.

Sull’altra questione i dubbi sul perchè del “no” del Governo restano poco chiari: “Si tratta di una questione “a saldo invariato in bilancio” che cioè non avrebbe avuto necessità da un punto di vista economico”.
Questo perchè da anni lavoratori e Autorità di Sistema portuali mettono da parte una quota per il fondo destinato all’accompagnamento all’esodo.
“Si doveva arrivare a una norma che permettesse di utilizzare questi fondi cosa che non è successa, ma per la quale ci stiamo già muovendo perchè possa giungere a esodo positivo”.

Condividi l’articolo
Tags: Porti

Articoli correlati

Potrebbe interessarti

Iscriviti alla newsletter

Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica

Il nostro Podcast

bunkeroil banner
conemar