LA SPEZIA – La senatrice ed ex ministro della Difesa è intervenuta a sorpresa a La Spezia, dove ha rilasciato in esclusiva al Messaggero Marittimo la sua prima intervista ufficiale da presidente della Fondazione del Polo Nazionale della Subacquea.
È stata la vera sorpresa dell’incontro spezzino sul Polo Nazionale della Subacquea, ospitato nella sede di Confindustria Nautica a La Spezia: Roberta Pinotti, prima donna nella storia a ricoprire il ruolo di Ministro della Difesa, è intervenuta nel dibattito pur non essendo in programma. E lo ha fatto con il peso della sua nuova responsabilità: Presidente della Fondazione del Polo Nazionale della Subacquea, incarico appena conferitole e che, proprio sulle colonne del Messaggero Marittimo, ha scelto di raccontare per la prima volta.
“Sono onorata dell’incarico – ha esordito Pinotti – perché questo Polo rappresenta un’opportunità straordinaria per il nostro Paese: un motore per lo sviluppo tecnologico nazionale e per il rafforzamento di quel tessuto di piccole e medie imprese che costituisce la dorsale dell’economia italiana”.
La Fondazione che guiderà – ha spiegato – avrà un ruolo cruciale: attrarre investimenti, sostenere la ricerca, stimolare la crescita di startup e progetti industriali nel campo della subacquea. “Saremo la cassa di risonanza del Polo – ha aggiunto – e la nostra prima missione sarà consolidare la rete di soci aderenti e sostenitori, far conoscere le attività in corso e ampliare le opportunità per università e PMI, anche attraverso i bandi già avviati”.
Con tre bandi già pubblicati in pochi mesi, il Polo Nazionale della Subacquea sta dimostrando, secondo Pinotti, “una capacità di azione rara nel panorama italiano”, con tempi di realizzazione “notevolmente accelerati rispetto alla media”. Un segno della vitalità del progetto, che ha nella Spezia la sua sede naturale: “Una scelta giusta e simbolica – ha sottolineato – per la storia industriale della città e le sue competenze, ma il Polo è e deve restare un servizio all’Italia intera”.
Tra gli obiettivi principali, la senatrice ha indicato la capacità del Polo di “fare da ponte tra difesa, industria e ricerca, con un’apertura crescente al settore civile e privato”. L’orizzonte è quello di “un grande parco tecnologico della subacquea in cui pubblico e privato lavorino insieme per sviluppare una tecnologia avanzata, in cui l’Italia ha tutti i numeri per competere a livello mondiale”.
Infine, Pinotti ha ribadito il valore strategico del progetto anche in chiave continentale: “Il rafforzamento dell’Italia nel settore subacqueo si inserisce pienamente in una visione europea della difesa, dove le competenze tecnologiche acquisite sul piano nazionale saranno la base per dialogare e collaborare con i nostri partner europei”.
Il messaggio è chiaro: la subacquea è già oggi un fronte di sviluppo industriale cruciale, e grazie alla Fondazione, La Spezia e l’Italia potranno posizionarsi come protagonisti di un’innovazione che guarda al futuro, con radici ben salde nella tradizione navale e marittima del Paese.
(Intervista video a cura di Francesco Filiali – montaggio: Andrea Puccini)
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