Piombino, il piano “green” di Metinvest Adria rilancia siderurgia e lavoro: tecnologie low-carbon, filiera in crescita e focus su porto, viabilità e ferrovia
PIOMBINO – La reindustrializzazione della siderurgia torna a parlare la lingua di Piombino. Nel confronto con le imprese di Confindustria Toscana Centro e Costa, Metinvest Adria ha illustrato il proprio piano per un’acciaieria “green”, orientata a ridurre le emissioni attraverso tecnologie di nuova generazione e a rimettere in moto occupazione e filiere. “Con questo piano vogliamo riportare a Piombino una siderurgia moderna, sostenibile e capace di creare lavoro”, ha dichiarato Luca Villa, amministratore delegato di Metinvest Adria, rimarcando l’impegno su decarbonizzazione e sicurezza e la scelta di un dialogo costante con istituzioni, imprese e comunità locale: «È un percorso di lungo periodo che intendiamo condurre con trasparenza in ogni fase di attuazione».

Il tema occupazionale resta centrale, insieme all’effetto moltiplicatore sulla filiera. Piero Neri, presidente della delegazione di Livorno di Confindustria Toscana Centro e Costa, legge nell’iniziativa una traiettoria credibile per riaprire la stagione industriale della costa: “A più di dieci anni dall’area di crisi industriale complessa, intravediamo finalmente una traiettoria concreta per riavviare la reindustrializzazione, tutelando l’occupazione”. Per Neri, la competitività passa però dalla logistica: “Mi aspetto un’accelerazione sulle leve che servono al comprensorio: completamento delle infrastrutture portuali, della viabilità e della rete ferroviaria, essenziali tanto per la nuova acciaieria quanto per le attività già insediate nello scalo di Piombino”.
A chiusura dei lavori, sono stati condivisi i prossimi passaggi verso la realizzazione dell’impianto innovativo. Nedo Bertini, riconfermato coordinatore del presidio di Piombino e Val di Cornia di Confindustria Toscana Centro e Costa, sottolinea il segnale inviato alle piccole e medie imprese del territorio: “È un’ottima notizia, che riapre speranze di ripresa produttiva anche per le PMI compresse dalla crisi della siderurgia. Diamo atto all’AD Villa di aver voluto condividere l’incontro, segno di attenzione concreta verso il territorio”.
La partita è industriale, ambientale e infrastrutturale insieme: per trasformare l’investimento in valore economico duraturo servirà una catena di decisioni coerenti su porto, ferro e strade. È lì che Piombino può tornare a essere piattaforma produttiva della Toscana costiera.
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