Dopo l’adozione della nuova versione del documento a Dicembre 2023, manca ora il passaggio decisivo: la Conferenza di Servizi
CIVITAVECCHIA – Dopo oltre un anno e mezzo di stallo, riparte l’iter del Documento di Programmazione Strategica di Sistema (DPSS), lo strumento che delinea la visione di sviluppo dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta. A riattivare il percorso è stato il Commissario Straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno centro settentrionale, Raffaele Latrofa, che nei giorni scorsi ha convocato un incontro con i rappresentanti della Regione Lazio e dei tre Comuni portuali.

“Il DPSS è la bussola strategica per il futuro dei nostri porti – ha dichiarato Latrofa –. Senza questo documento non possiamo avviare i Piani Regolatori Portuali né dare coerenza ai nostri progetti di sviluppo. È un percorso che andava ripreso con urgenza: abbiamo perso più di un anno e mezzo e ora dobbiamo condurlo rapidamente a conclusione”.
Il DPSS era stato avviato nel Giugno 2023 con una delibera del Comitato di Gestione e ha attraversato una fase di consultazione pubblica che ha coinvolto enti e istituzioni del territorio. Tra le osservazioni più rilevanti: il Comune di Civitavecchia ha chiesto un maggiore approfondimento sull’interazione porto-città; RFI ha evidenziato la necessità di migliorare i collegamenti ferroviari di ultimo miglio; il Comune di Gaeta ha manifestato interesse per uno sviluppo a vocazione commerciale del porto; mentre Aeroporti di Roma ha proposto un collegamento diretto porto-aeroporto per il traffico crocieristico.
“Alcune di queste proposte sono state accolte e integrate – ha spiegato Latrofa – modificando la relazione illustrativa e la perimetrazione degli ambiti portuali. Dopo l’adozione della nuova versione del documento a Dicembre 2023, manca ora il passaggio decisivo: la Conferenza di Servizi, in cui Regione e Comuni potranno esprimere il loro parere tecnico, passaggio fondamentale per l’approvazione definitiva”.

Durante la riunione, il Commissario ha illustrato i punti cardine del documento: uno sviluppo sostenibile e integrato, la valorizzazione delle specificità di ciascuno scalo, la coerenza con i piani nazionali e le reti TEN-T europee, e una chiara definizione delle aree portuali e retroportuali da cui partiranno i nuovi Piani Regolatori Portuali.
Latrofa ha inoltre presentato un cronoprogramma operativo che prevede la costituzione immediata di un gruppo tecnico-politico di coordinamento, l’avvio della Conferenza di Servizi entro poche settimane e l’obiettivo di approvare definitivamente il DPSS entro i primi mesi del 2026, per poi trasmetterlo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Il DPSS non è un atto formale – ha concluso Latrofa – ma uno strumento concreto per dare certezze agli operatori, opportunità ai cittadini e coerenza agli investimenti. È il momento di segnare una svolta: fissiamo tempi certi e dimostriamo che il nostro sistema portuale ha una visione e la capacità di realizzarla.”
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