Luca Brandimarte (Assarmatori) interviene a Livorno richiamando il settore a una riflessione concreta sulla parità
LIVORNO – L’Autorità di Sistema portuale del mar Tirreno settentrionale ha scelto la cornice degli Italian Port Days per lanciare un messaggio forte e strutturato: la parità di genere non è più un obiettivo dichiarativo, ma una leva strategica di sviluppo per il sistema portuale dell’Alto Tirreno e, più in generale, per l’intero Mediterraneo.
Nel Marzo 2025, l’AdSp MTS è stata la prima in Italia ad ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, dando avvio a un processo profondo di trasformazione organizzativa e culturale. Alla base, strumenti concreti: dalla mappatura del gap retributivo ai regolamenti interni contro le discriminazioni, dalla piattaforma di welfare orientata alla conciliazione vita-lavoro ai programmi di mentoring per la leadership femminile. In questo quadro, il progetto “Blue Women” è diventato un pilastro trasversale della strategia dell’Autorità, connettendo inclusione e sviluppo della Blue Economy nei settori portuali, logistici, energetici e formativi.
L’incontro odierno, intitolato “Porti Inclusivi del Mediterraneo”, ha avuto un duplice obiettivo: da un lato, il lancio del processo partecipativo per la costruzione del “Patto di Parità del Porto di Livorno e del Sistema Portuale AdSp MTS”, pensato come strumento operativo condiviso tra parti sociali, terminalisti e imprese; dall’altro, la presentazione di una proposta di progetto europeo per creare una rete mediterranea di porti impegnati su certificazione e politiche di gender equity, capace di armonizzare strumenti, condividere buone pratiche e sviluppare piattaforme digitali comuni.
La giornata ha alternato momenti di confronto tecnico e testimonianze, con un’attenzione particolare al valore strategico della certificazione come leva competitiva e alla possibilità di trasformare “Porti Inclusivi del Mediterraneo” in un forum biennale itinerante, ospitato a rotazione dai porti aderenti al Patto.
Tra gli interventi più significativi, quello dell’Avv. Luca Brandimarte, Responsabile Porti, Logistica e Concorrenza per Assarmatori, che ha parlato in rappresentanza dell’associazione.
“Mi prendo un attimo per aggiungermi ai ringraziamenti a chi ha organizzato questo momento – ha esordito – ma soprattutto per fare i complimenti per il percorso che ha condotto alla giornata di oggi. Quando si parla di parità di genere, non esistono ricette preconfezionate, soprattutto in un settore come il nostro che, non nascondiamocelo, è stato storicamente percepito come maschile. Proprio per questo servono occasioni come questa: per mettere a punto strategie concrete e percorribili”.
Brandimarte ha voluto sgomberare il campo da un pregiudizio radicato: “Il mondo dei trasporti e della logistica non è più un universo riservato agli uomini. Nei terminal italiani ci sono donne che ogni giorno manovrano gru a decine di metri di altezza, gestiscono operazioni complesse e coprono ruoli tecnici e manageriali di primo piano. Non esistono lavori ‘preclusi’ per natura”.
Per l’avvocato, la vera parità non si misura in divisioni aritmetiche tra uomini e donne nelle commissioni o negli organismi di partenariato, ma nella creazione di condizioni di accesso uguali per tutti, premiando esclusivamente il merito.
“Il percorso intrapreso dall’Autorità che ci ospita è emblematico – ha concluso – perché ha messo in campo azioni concrete, dalla certificazione di genere al progetto Blue Women, fino al posizionamento internazionale agli European Maritime Days di Cork. Non ho la presunzione di avere ricette in tasca, ma una certezza: parlando apertamente di parità, evitando autoassoluzioni e mettendo a sistema progetti e azioni, potremo davvero costruire porti inclusivi”.
“Porti inclusivi del Mediterraneo”: il valore della parità di genere per lo sviluppo
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