Puntare su Venezia per “vie della seta”

ROMA - Le nuove "vie della seta', vale a dire i corridoi ferroviari e marittimi che uniranno la Cina all'Europa e al Medio Oriente rappresentano per l'Italia, e per il gruppo Fs in particolare, una grande opportunità. Lo ha spiegato l'ad di Rfi, Maurizio Gentile, nel corso del convegno di Limes "L'Italia e le vie della seta" organizzato nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, in coincidenza con il viaggio in Cina del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Oggi, ha spiegato Gentile, «le attività all'estero del gruppo Fs costituiscono il 13% dei ricavi complessivi, ma l'obiettivo è raggiungere il 23% nel 2026»: si tratta di una crescita che si svilupperà seguendo alcune linee, tra cui quella di proporsi come general contractor, con la capacità di realizzare ferrovie soprattutto nei Paesi con forti gap infrastrutturali. Una direttrice che, dunque, «ben si sposa con il progetto vie della seta».
Ma un'oc...

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