Renato Fucini, un maledetto, simpatico toscano

renato fucini

LIVORNO - Domani, 25 Febbraio, ricorrerà l’anniversario della morte di un toscano sagace, un letterato svelto di lingua e di penna oggi forse un po’ meno ricordato, ma tutt’ora saldamente presente nelle antologie più qualificate, oltre che in molta toponomastica e nell’intitolazione di molte scuole.

Maremmano di nascita, Renato Fucini (Monterotondo M. 1843–Empoli 1921), amò moltissimo la provincia livornese, specialmente Castiglioncello, dove, nei suoi ultimi anni, era solito trascorrere l’Estate pescando, frequentando gli artisti del tempo, primo fra tutti Diego Martelli, con cui faceva lunghe chiacchierate, e…. coccolando l’adorata nipotina.

Figlio di un medico condotto, il piccolo Renato soggiornò a Campiglia Marittima fino al 1849 per trasferirsi poi a Livorno dove fu allievo dei padri Barnabiti (che hanno lasciato la città nel 2022) e, infine, a Dianella (V...

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