Riflessioni sullo scalo passeggeri a Venezia

VENEZIA - (di Pier Luigi Penzo) Le riflessioni del professore ambientalista Stefano Boato degli scorsi giorni, riguardo alla presenza delle navi in laguna, esprimono concetti superati dalle moderne tecnologie navali.
Solo per memoria ci si permette di ricordare le dichiarazioni di un grande veneziano, Wladimiro Dorigo, uomo di cultura ed intelligenza unica mai disposto al compromesso: «decido di occuparmi della mia città e soprattutto delle trasformazioni della laguna. Contro gli idioti per cui la laguna è eterna, sempre uguale a se stessa». E' noto a tutti che fino al 1907, quando fu creata la nuova entrata in porto da San Nicolò del Lido, per raggiungere le banchine portuali le navi entravano in laguna dalla bocca di Malamocco attraverso i canali Rocchetta, Malamocco, S. Spirito, Orfano; è noto pure che all'entrata in laguna da Malamocco dipartivano e dipartono verso la laguna (oltre ai citati) una serie di canali (Fisolo, Spignon, ...

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