Sciopero nazionale dei portuali: Livorno ferma, adesione totale

LIVORNO – Giuseppe Gucciardo, Segretario Generale Filt Cgil di Livorno, ha confermato la partecipazione totale dei lavoratori portuali locali allo sciopero nazionale indetto per le giornate del 4 e 5 luglio, con il porto completamente fermo per due giorni. “Il riscontro è positivo, l’adesione è totale” racconta soddisfatto all’esterno del Varco Galvani, uno degli ingressi dello scalo labronico ‘presidiati’ dai picchetti organizzati dagli scioperanti.  Questa mobilitazione si inserisce in un contesto di vertenza nazionale per protestare contro il mancato rinnovo del Ccnl dei porti.: “Il contributo di Livorno è completo”. Gucciardo ha quindi sottolineato la necessità di un vero riconoscimento per i portuali, che negli ultimi quattro anni hanno lavorato duramente durante la pandemia per garantire l’approvvigionamento delle merci, facendo sacrifici come molti altri settori essenziali. “Le risorse ci sono, la nostra rivendicazione è giusta e opportuna, e la sosterremo finché sarà necessario”, ha aggiunto.

Il cuore della protesta riguarda questioni economiche, con le parti ancora lontane da un accordo. La proposta iniziale dei lavoratori chiedeva un aumento del 18%, circa 70 euro, ma le offerte attuali non sono sufficienti a coprire la distanza che resta nella trattativa in corso da mesi con le parti datoriali.

A livello locale poi, Livorno affronta le sue specifiche sfide. Le recenti diatribe commerciali hanno compromesso la serenità sulle banchine. “Livorno ha bisogno di serenità, ma siamo fiduciosi di trovare una composizione dei diversi interessi in campo”, ha affermato Gucciardo, riferendosi alle problematiche locali e al tema caldo del trasloco delle car carrier presso il Terminal Darsena Toscana a nuova guida del Gruppo Grimaldi.