

SEUL – Fincantieri rafforza il proprio presidio globale nell’ecosistema dell’innovazione aprendo una nuova Innovation Antenna a Seul, nel cuore dell’hub tecnologico sudcoreano. Dopo il debutto nella Silicon Valley nell’autunno scorso, il Gruppo guidato da Pierroberto Folgiero compie un nuovo passo strategico nella propria roadmap di open innovation, puntando su uno dei Paesi a più alta intensità tecnologica del mondo. L’iniziativa è stata annunciata ufficialmente in occasione dello Scaleup Summit Seoul 2025, promosso da Mind the Bridge alla presenza dell’ambasciatrice d’Italia in Corea del Sud Emilia Gatto e del top management Fincantieri.
La Corea del Sud: cantieristica e scaleup a sistema
Il contesto in cui nasce la nuova antenna è tra i più dinamici su scala mondiale. Con oltre 2.100 scaleup attive e 71,6 miliardi di dollari raccolti in investimenti dal 2014 a oggi, la Corea del Sud si posiziona tra i primi 16 ecosistemi globali per intensità innovativa, secondo i dati del nuovo Tech Scaleup South Korea Report 2025 elaborato da Mind the Bridge. Il Paese asiatico investe ogni anno il 2,7% del proprio PIL in innovazione, registrando una delle più alte densità di scaleup al mondo (4,1 ogni 100mila abitanti). A Seul, nodo centrale dell’ecosistema con oltre 1.500 scaleup e 50,7 miliardi raccolti, operano soggetti industriali e tecnologici in stretta connessione con i settori della robotica, dell’automazione navale, dell’intelligenza artificiale applicata e delle tecnologie portuali.
Un porto tecnologico verso l’Asia: focus su navaltech e smart logistics
Nel nuovo distretto tecnologico di Seul, l’Antenna di Fincantieri agirà da facilitatore diretto tra il gruppo e la rete locale di startup, scaleup, centri di ricerca, venture capital e soggetti pubblici. In un Paese che detiene la leadership mondiale per densità di robot industriali e ha appena annunciato un piano da 2,2 miliardi di dollari per introdurre 1 milione di robot entro il 2030, la cantieristica navale e l’automazione portuale diventano ambiti privilegiati di contaminazione tecnologica.
Basti pensare che il 99,7% del commercio estero sudcoreano avviene via mare, con il porto di Busan destinato a raddoppiare la propria capacità logistica grazie a un piano da 10 miliardi di dollari, e il porto di Incheon in fase di trasformazione nel primo porto completamente automatizzato del Paese.
Dual-use e defence-tech: l’altro fronte dell’innovazione
Il lancio della nuova Antenna è stato anche l’occasione per presentare in anteprima il Dual Use Technologies 2025 Report, frutto della collaborazione tra Mind the Bridge, Fincantieri e Crunchbase, che ha analizzato l’evoluzione delle scaleup dual-use (startup attive sia nel settore civile che in quello militare) nei Paesi NATO e alleati. I numeri evidenziano una crescita esponenziale:
17.600 startup dual-use mappate nei Paesi NATO;
462 solo in Corea del Sud, per un totale di 8,3 miliardi di dollari raccolti;
1.200 miliardi di dollari il capitale complessivo investito nel dual-use globally, con un incremento del +27% in un solo anno nel segmento defense-tech.
Le startup attive in settori come sorveglianza, logistica critica, cybersicurezza, mobilità intelligente ed energia attirano oggi la maggior parte dei capitali. E non a caso: le scaleup dual-use raccolgono in media 66 milioni di dollari ciascuna, contro gli 80 delle pure defence-tech e i 50 delle startup civili.
Un ponte tra hard tech e Mediterraneo
Attraverso il suo modello di Antenne, Fincantieri punta a intercettare e valorizzare tecnologie di frontiera nel perimetro dell’innovazione marittima, digitale e duale. L’iniziativa rientra nel piano strategico del gruppo volto a rafforzare i canali di trasferimento tecnologico tra ecosistemi internazionali e industria navale europea, con una ricaduta anche sul fronte civile: sicurezza energetica, automazione logistica, mobilità sostenibile.
Il gruppo, presente in oltre 100 cantieri e poli industriali nel mondo, si accredita così come uno dei primi operatori navaltech a sviluppare una rete strutturata di scouting tecnologico globale, in un’ottica di difesa, sostenibilità e leadership industriale mediterranea.
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