LIVORNO - (di Renato Roffi) Se è vero che a pensar male si fa peccato, va detto, a nostra parziale discolpa, che in molti casi è quasi impossibile astenersene. Possiamo dire, infatti, di essere ormai a pochi giorni dal termine del secondo mandato di Luciano Guerrieri alla presidenza dell’Autorità portuale di Piombino e riesce francamente difficile capacitarsi di come, per la sua successione, non stia circolando, non già una terna, ma neppure lo straccio di un nominativo.
A memoria d’uomo è la prima volta che la nomina del presidente di un’ Authority non è preceduta dalla consueta bagarre di ipotesi svariate e anche strampalate (si pensi che a Livorno si giunse a corredare il curriculum di un candidato scrivendo che aveva fatto il militare in Marina…) e di lotte, anche feroci, a colpi di titoli e di… protezioni.
Occorre ricordare che la legge 84/94 impone la nomina di un presidente e, solo nel caso in cui gli enti istituzionali non raggiungano alcun accordo nel presentar...
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