

VERONA – A margine dei dibattiti in corso a Verona a LetExpo, l’ex sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino, attualmente presidente di Saimare spa, a proposito dell’impegno del ministro Salvini a sbloccare infrastrutture ferme o lente ha suggerito al Governo di “dare il via ad una Commissione mista tra ministero Infrastrutture e Trasporti e rappresentanti delle aziende di trasporto e di logistica che sono i più interessati a far viaggiare merci e produzioni il più celermente possibile. Ora, che con le grandi manifestazioni ‘SiTav’ è stata sconfitta la stagione dei ‘NO a Tutto’ occorre procedere celermente”.
“La carenza nelle Infrastrutture, – prosegue la nota di Giachino inviata al nostro quotidiano – ci è costata negli ultimi vent’anni almeno 10 punti di Pil e la perdita di tanti posti di lavoro. Se la Tav fosse già completata, sia Torino, il Piemonte e il Paese sarebbero cresciuti in maniera esponenziale e si sarebbero creati almeno diecimila posti di lavoro a tempo indeterminato stabili e non a tempo parziale. Una Task force di questo tipo a livello regionale, senza oneri per lo Stato, sveltirebbe i lavori e riaprirebbe i cassetti dove restano ferme, per tempi inaccettabili, le pratiche (alcune ventennali) a partire dalla Tav alla Asti-Cuneo, alla Gronda di Genova, alla Jonica sino alle autostrade siciliane. Questa commissione sarebbe la garanzia perché le opere del Pnrr possano procedere nei tempi previsti”.
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