Tajani: “Il mare è la via dell’export italiano”

ROMA – “Il trasporto marittimo è la spina dorsale dell’export italiano e un comparto essenziale per la crescita economica del Paese”. Con queste parole il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha aperto il suo intervento all’assemblea annuale di Assarmatori, sottolineando il ruolo strategico della Blue Economy nell’economia nazionale e internazionale. “Gran parte dei prodotti italiani raggiunge i mercati globali via mare. Per questo abbiamo promosso e difeso il settore in tutte le sedi, anche sul piano della sicurezza”, ha ricordato Tajani, facendo riferimento all’operazione Aspides, la missione navale europea fortemente voluta dall’Italia per garantire la protezione del traffico mercantile nel Mar Rosso, in piena crisi medio-orientale. “La nostra Marina Militare – ha aggiunto – ha avuto un ruolo fondamentale nella messa in sicurezza delle rotte verso Oriente, e questo dimostra quanto il nostro Paese sia centrale anche nella politica di difesa europea”.

ITS, energia e porti: Italia in prima linea

Tra i temi affrontati da Tajani, anche quello della normativa europea sull’Emission Trading System (ETS): “Continueremo a insistere con Bruxelles perché si adottino misure più eque nei confronti del trasporto marittimo. Non possiamo penalizzare un settore così strategico per la competitività del continente”.

Il ministro ha poi rilanciato l’importanza del corridoio IMEC (India–Middle East–Europe Corridor), definito “la nuova via del Cotone”, un grande progetto infrastrutturale e commerciale che collegherà l’India al Mediterraneo attraverso Israele, il Golfo e l’Africa, per concludersi – o iniziare – nel porto di Trieste. “Si tratta di una grande opportunità per la nostra portualità – ha detto Tajani – e il governo è impegnato a coglierla appieno”.

Infine, un appello all’Europa perché sostenga davvero la competitività industriale, a partire dal costo dell’energia: “Dobbiamo abbattere i prezzi energetici. Non possiamo accettare che le imprese italiane paghino più delle concorrenti francesi, spagnole o tedesche. Il mercato unico deve valere anche per l’energia. Servono scelte europeiste concrete, non a fasi alterne”.

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margiotta
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Tags: Politica, Porti, Shipping

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