

GENOVA – Una Domenica a Genova per la visita al cantiere del Terzo Valico “apre il cuore a chi sa bene che con la linea ferroviaria che da Genova porta in Europa , il porto amato da Cavour, diventerà strategico nella logistica europea, aumenterà i traffici, il lavoro e le entrate fiscali”. Questa l’impressione soddisfatta di Bartolomeo ‘Mino’ Giachino, presidente di Saimare, intervenuto in loco in occasione dell’open day organizzato con visite guidate al fine di illustrare ai 400 interessati lo stato di avanzamento del progetto con le nuove linee ferroviarie tra Liguria, Piemonte e Lombardia. Un’operazione trasparenza che rientra nel quadro della strategia comunicativa dei cosiddetti “cantieri parlanti”, che trasforma “un luogo di comunicazione e di confronto tra i cittadini e i diversi stakeholder realizzata dal Gruppo FS Italiane con le società Rete Ferroviaria Italiana e Italferr, insieme al General Contractor guidato da Webuild che realizza l’opera e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti“ così come recita il comunicato di presentazione dell’evento.Â
“Tra due anni i passeggeri potranno andare da Genova a Milano e Torino e viceversa in un‘ora – prosegue Giachino – mentre le merci arriveranno in Europa molto prima, senza inquinamento e senza intasare le strade. Il cuore si apre anche perché fuori dal cantiere non c’è neanche una camionetta della polizia, mentre in Val Susa lo Stato spende decine di milioni all’anno per difendere un’opera che il Parlamento ha detto essere di interesse nazionale  e che, solo venerdì ha visto bloccare la ferrovia tradizionale causa un sabotaggio. E l’altro ieri sono anche apparse scritte di fronte al Liceo Ferrari di Susa contro la Direttrice Giaccone, mentre  i valsusini a favore dell’opera non hanno il coraggio di mettere like di solidarietà sui social per timore di ritorsioni. Periodicamente, si verificano attacchi al cantiere con lanci di pietre. Con il Terzo Valico e il miglioramento della efficienza portuale per le merci dirette alla Pianura Padana, alla Svizzera e alle regioni del Sud della Germania sarà più conveniente arrivare a Genova così come saranno più strategici gli interporti piemontesi.”
“Eppure abbiamo bisogno di queste linee ferroviarie, per avere più turismo internazionale e logistica – porta avanti il suo rammarico e la riflessione l’ex sottosegretario ai trasporti – Tra 2 anni, da Genova si andrà velocemente in Europa. Da Torino invece si dovranno aspettare altri 9 anni con il trasporto costretto ad andare su autostrada, a inquinare oltre al pericolo di incidenti stradali. Trecento milioni sono stati versati ai Comuni liguri e piemontesi per opere di compensazione ai Comuni attraversati.Â
Ricordo che oggi a causa delle forti lungaggini nei controlli doganali, sanitari e veterinari nei nostri porti quasi un milione di container diretti alla Pianura Padana sceglie di arrivare a Anversa e Rotterdam ma questo costa al nostro Paese sei miliardi di PIL tra perdita di lavoro logistico, entrate fiscali e tasse portuali (dato Confetra).
Dispiace che dalla Val di Susa non siano venuti a vedere da vicino un’opera simile alla TAV. Sindaci e giornalisti avrebbero eliminato molti dubbi e molte perplessità .Complimenti alle Ferrovie e al Commissario al Terzo Valico Calogero Mauceri”.
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