LIVORNO - (Renato Roffi) Se il traffico dei contenitori a Livorno, ad onta del suo imponente retroterra e della pur non trascurabile darsena Toscana, viene superato da quello di uno scalo marittimo che si trova a una distanza nautica quasi trascurabile, un porto commerciale che, solo poco più di una trentina di anni or sono praticamente neppure esisteva, che ha dovuto conquistare con fatica un po' di retroterra e costruire ex novo molte delle sue banchine contenitori, qualche ragione che va oltre le dotazioni strutturali ed infrastrutturali deve pur esserci. Molto, se non tutto, induce a pensare che la differenza sostanziale stia nel così detto "manico", inteso nelle sue molteplici sfaccettature di qualità e nella competitività dei servizi (tutti) e...
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