LIVORNO - (Renato Roffi) Posdomani andremo (o dovremmo andare) a compiere il dovere civico del voto, anche se, in questi ultimi lustri, quella che dovrebbe configurare l'espressione più alta della democrazia si è considerevolmente appannata, vuoi perché ormai svuotata dalla pratica perversa di presentare agli elettori delle liste bloccate togliendo loro ogni facoltà di scegliere i propri rappresentanti, vuoi per la crescente (e giustificata) mancanza di fiducia nella classe (o casta) politica.
Il voto di Domenica prossima riguarda un referendum abrogativo con il quale ai cittadini viene data la possibilità - che il Governo invita a non usare - di far sì che le concessioni per l'estrazione di petrolio o di gas metano, anziché essere soggette a scadenze prestabilite, possano continuare a rimanere in essere fino all'estinzione del giacimento. In pratica sine die.
Al di là e al di fuori delle diatribe riguar...
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